domenica 13 marzo 2011

Le Processioni a Sorrento

La Settimana Santa comincia con le celebrazioni in memoria di Cristo già dal martedi Santo.
Per le vie di Meta di Sorrento si svolge una commovente processione rappresentativa  della Via Crucis che ripropone la Passione di Cristo.
Le scene principali sono il tradimento, la cattura e la condanna di Gesù terminando con la crocifissione del Nazareno e la sua deposizione nel sepolcro. La rappresentazione scenico- teatrale conta  circa 200 figuranti e oltre a quelle principali quali Gesù, Maria, Ponzio Pilato, i discepoli e il Sinedrio vengono rappresentate figure secondarie quali Pie Donne, soldati e comparse varie.
Le scene sono allestite in modo molto veritiero e gli interpreti si immedesimano completamente nei personaggi, assicurando perfetto il connubio tra le scene e le persone che vi interagiscono e rendendo tutta la manifestazione un evento suggestivo e toccante.
Ma la vera tradizione comincia  il Giovedì Santo e si protrae fino al  Venerdì Santo,
giorni in cui la penisola sorrentina diventa scenario delle Processioni.
Sono circa 20 le Processioni che da Meta a Massa Lubrense attraversano  le strade dei comuni della costiera sorrentina.
A curarne l’organizzazione sono le numerose confraternite che da secoli ripropongono il messaggio cristiano.
Troccola e Troccolante
Il giovedi Santo consacra la benedizione dell’olio crismale che si svolge nella cattedrale di Sorrento alla presenza del Vescovo e del clero al completo; le campane restano mute, anticamente grazie  alla  “Troccola , (pezzo di legno con cui venivano bloccate le maniglie che permettono il loro movimento) che vien portata in processione il venerdi Santo.

In tutte le chiese della penisola nel pomeriggio del giovedi si ricorda l’Ultima Cena che rappresenta l’istituzione dell’Eucarestia. Durante la Messa il sacertote rievoca la
Lavanda dei Piedi di Gesù ai suoi Apostoli.
Alla fine delle celebrazioni del giovedì Santo, le chiese vengono oscurate, le immagini e le statue sacre vengono coperte e tutto cade in un rigoroso silenzio in segno di lutto.


In ogni chiesa viene allestito, tra drappi, fiori e piantine di grano bianco, il Sepolcro dove viene deposto e venerato il SS. Sacramento.
Inizia cosi la lunga penitenza delle processioni durante la quale i fedeli incappucciati attraversano le strade portando le effige sacre, le statue, i martiri, disposti in ordinate e silenziose file.
Le persone affollano le strade per assistere alle processioni che si protraggono quasi ininterrottamente fino alla notte del venerdi e le varie congreghe si alternano e si incrociano intonando  canti suggestivi. Gli uomini intonano  il “miserere”, i bambini cantano “al Calvario” e le donne cantano “il Figlio mio”, dove si narra il vagare di Maria alla ricerca del suo Figlio.
La suggestione e la dolcezza di queste tradizioni, commuove da anni tutti coloro che vi assistono.

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