mercoledì 11 gennaio 2012

Per le amanti della cucina!!


domenica 13 marzo 2011

Le Palme


Una delle tradizioni più antiche di Sorrento sono le “palme di confetti”, tramandata da generazione in generazione.
La nascita di questa usanza è legata ad una leggenda che risale a diversi secoli fa, al tempo delle invasioni Saracene. Si narra che durante l’assedio di Sorrento gli abitanti si rifugiarono nella Cattedrale, luogo sacro ritenuto invulnerabile, per invocare la grazia di essere risparmiati dal saccheggio.
Inspiegabilmente le navi saracene naufragarono sulle coste sorrentine lasciando nuovamente la penisola libera di espandersi ed evolversi in tutto il suo splendore.
A questo naufragio sopravvisse una piccola schiava che a nuoto raggiunse la spiaggia di Marina Grande vagando per il paese fino a giungere alla Cattedrale dove i sorrentini  ancora ignari di tutto erano raccolti in preghiera. La fanciulla accolta con molta premura e cura,  prese dalle sue tasche un piccolo sacchetto, sciolse il nastro che lo chiudeva e ne trasse una manciata di confetti colorati, allora sconosciuti, fecendone Sacra Offerta all’Altare che le aveva salvato la vita e l’aveva resa nuovamente libera.
Ogni anno gli abitanti della penisola ricordano quel piccolo miracolo elaborando con i confetti, fiori e rami colorati che insieme all’ulivo decorato con nastri e “caciocavallini” vengono portati a benedire nella Domenica delle Palme

Casatiello Dolce


Questa è una ricetta molto preziosa(grazie mamma!!!:) di un dolce pasquale che a casa mia si fa durante la notte del giovedì Santo, vista la lunga e paziente preparazione...Al mattino è un risveglio pieno di profumi antichi e sapori di festa...
ingredienti
500 gr farina
30gr di lievito di birra
200gr di zucchero
200gr di burro
5 uova
1 pizzico di sale
buccia d'arancia e limone grattugiate
50 gr di cedro
1 cucchiaino di rhum
1 cucchiaino di cannella
qualche chiodo di garofano macinato
1 bicchiere di latte

Mettere il latte tiepido in una terrina e sciogliervi il lievito dopo di che aggiungere 100 gr di farina lasciare lievitare. Quando l’impasto sarà raddoppiato di volume aggiungere 200 gr di farina, le uova e lo zucchero, far lievitare ancora, dopo un'ora circa aggiungere la restante farina e il burro fuso lasciare lievitare ancora una volta.
Quando l’impasto avrà nuovamente raddoppianto il suo volume, rimestare aggiungendo gli aromi e il liquore. Versare il composto ottenuto, che avrà consistenza cremosa, in teglie dal bordo alto, lasciare lievitare e quando il composto avrà quasi raggiunto il bordo della teglia, infornare nel forno già caldo a 16o°per 50 minuti.


Un tocco particolare: a fine cottura quando mancano solo 5 minuti con un pennello da cucina spargere un velo di acqua sul casatiello e spolverarlo con un abbondate manciata di zucchero, oppure con lo zucchero a fiocchi, lasciare poi concludere la cottura
Il vostro casatiello sarà profumato, saporito e avrà “un tocco particolare!”

Pastiera napoletana

Il mio povero forno nei giorni e nelle notti che precedono la Pasqua lavora a ritmo serrato, come testimonia quesa foto in cui sono ritratte le pastiere che finiranno presto sulle tavole dei nostri amici. La cosa più bella, quando ritorno a casa è seguire la scia di profumo che si spande per le scale del palazzo e che conduce sempre alla mia porta!!

sedetevi con calma e prendete nota:
Pasta frolla
600gr farina
200 gr zucchero
230 gr burro
3 tuorli
2 uova intere
buccia grattugiata di limone
un pizzico di sale

crema pasticcera
1 litro di latte
6 uova (3 tuorli e 3uova intere)
8 cucchiai di zucchero
8 di farina

1 kg di grano bollito
1/2 litro di latte
1 kg di ricotta
1 lt di crema
300 gr di zucchero
Qualche pezzetto di scorza di limone e arancia
canditi scorzette di cedro e di arancia
aroma di fiori d'arancio
cannella
succo di due arance

Mettere il grano in una pentola capiente con mezzo litro di latte, un pizzico di sale, 2 cucchiai di zucchero, una scorza di limone e arancia, cannella e vaniglia far cuocere finchè non diventa una crema lasciarla raffreddare. In una terrina lavorare la ricotta con mezzo kg di zucchero, poi aggiungere la crema pasticcera, il succo d'arancia e aromatizzare con la cannella e l'acqua di fiori d'arancio e i canditi. Quando è tutto amalgamato, versare il grano cotto e mescolare accuratamente. Stendere la pasta frolla e foderatene una teglia ampia con bordi bassi, foderata con carta forno, versare all'interno la crema. Con una parte della pasta frolla formare delle fettucce di due cm di larghezza e sistemarle sulla pastiera formando un reticolato regolare. Infornare a 200° per 45 minuti. Servire cosparsa di zucchero a velo.

Un piccolo suggerimento: se volete che la pastiera sia eccellente non utilizzate il grano già pronto,ma provvedete voi stessi a preparalo, il procedimento è semplicissimo.
Prendete la quantità di grano secco (da 250gr di grano crudo si ottiene 1 kg cotto) che vi basta e mettetela in una pentola con un pizzico di sale portate ad ebollizione con fuoco vivo, dopo di che abbassare la fiamma e lasciare cuocere coperto per circa mezz’ora .
Spegnere e coprire la pentola con un canovaccio, chiudere con il coperchio e lasciar raffreddare, quando il grano è completamente freddo versarlo in un colapasta per liberarlo completamente dall’acqua residua. Procedere poi come descritto nella ricetta.

Il Casatiello Sugna e Pepe


Casatiello sugna e pepe
500 gr di farina 0
100 gr di strutto
100 gr di ciccioli
30 gr di lievito di birra
20 gr di sale
un pizzico di pepe
2 uova

Fate sciogliere il lievito con un po' d'acqua tiepida dopo ain una ciotola versare la farina, fare un foro al centro e versare l’acqua e il lievito gradatamente cominciando ad amalgamarli, aggiungere le uova una alla volta, poi il sale e un po’ di pepe, impastate fino a formare un panetto e lasciatelo lievitare finchè non abbia raggiunto il doppio del suo volume,
Una volta che l’impasto è lieviatato stenderlo con il matterello formando una sfoglia dello spessore di circa mezzo cm, cospargelo di strutto, spolverarlo con un po’ di pepe e arricchirlo con i ciccioli, ripetere questa operazione almeno un paio di volte. Lavorare energicamente e sistemare in una teglia tonda (tipo quella della ciambella), far lievitare fino a quando l’impasto non arrivi al bordo della teglia e infornare per 45 minuti in forno caldo a 180°.

Consiglio per i più golosi: il casatiello va arricchito con salumi vari e formaggio secco tagliato in piccoli quadratini (che vanno aggiunti insieme ai ciccioli), il risultato sarà una delizia per il palato!!!

Le Processioni a Sorrento

La Settimana Santa comincia con le celebrazioni in memoria di Cristo già dal martedi Santo.
Per le vie di Meta di Sorrento si svolge una commovente processione rappresentativa  della Via Crucis che ripropone la Passione di Cristo.
Le scene principali sono il tradimento, la cattura e la condanna di Gesù terminando con la crocifissione del Nazareno e la sua deposizione nel sepolcro. La rappresentazione scenico- teatrale conta  circa 200 figuranti e oltre a quelle principali quali Gesù, Maria, Ponzio Pilato, i discepoli e il Sinedrio vengono rappresentate figure secondarie quali Pie Donne, soldati e comparse varie.
Le scene sono allestite in modo molto veritiero e gli interpreti si immedesimano completamente nei personaggi, assicurando perfetto il connubio tra le scene e le persone che vi interagiscono e rendendo tutta la manifestazione un evento suggestivo e toccante.
Ma la vera tradizione comincia  il Giovedì Santo e si protrae fino al  Venerdì Santo,
giorni in cui la penisola sorrentina diventa scenario delle Processioni.
Sono circa 20 le Processioni che da Meta a Massa Lubrense attraversano  le strade dei comuni della costiera sorrentina.
A curarne l’organizzazione sono le numerose confraternite che da secoli ripropongono il messaggio cristiano.
Troccola e Troccolante
Il giovedi Santo consacra la benedizione dell’olio crismale che si svolge nella cattedrale di Sorrento alla presenza del Vescovo e del clero al completo; le campane restano mute, anticamente grazie  alla  “Troccola , (pezzo di legno con cui venivano bloccate le maniglie che permettono il loro movimento) che vien portata in processione il venerdi Santo.

In tutte le chiese della penisola nel pomeriggio del giovedi si ricorda l’Ultima Cena che rappresenta l’istituzione dell’Eucarestia. Durante la Messa il sacertote rievoca la
Lavanda dei Piedi di Gesù ai suoi Apostoli.
Alla fine delle celebrazioni del giovedì Santo, le chiese vengono oscurate, le immagini e le statue sacre vengono coperte e tutto cade in un rigoroso silenzio in segno di lutto.


In ogni chiesa viene allestito, tra drappi, fiori e piantine di grano bianco, il Sepolcro dove viene deposto e venerato il SS. Sacramento.
Inizia cosi la lunga penitenza delle processioni durante la quale i fedeli incappucciati attraversano le strade portando le effige sacre, le statue, i martiri, disposti in ordinate e silenziose file.
Le persone affollano le strade per assistere alle processioni che si protraggono quasi ininterrottamente fino alla notte del venerdi e le varie congreghe si alternano e si incrociano intonando  canti suggestivi. Gli uomini intonano  il “miserere”, i bambini cantano “al Calvario” e le donne cantano “il Figlio mio”, dove si narra il vagare di Maria alla ricerca del suo Figlio.
La suggestione e la dolcezza di queste tradizioni, commuove da anni tutti coloro che vi assistono.

La Pasqua a Sorrento ed in Penisola Sorrentina

Per il  2011 la Pasqua  ricorre il 24 di aprile e la primavera già inoltrata incoraggia la voglia di girovagare per godere delle bellezze della nostra regione e farsi rapire dagli splendidi paesaggi della Penisola Sorrentina.

La Settimana Santa è ricca di richiami e attrazioni curiose e suggestive.
Si può assistere a funzioni che si svolgono in tutte le chiese e le basiliche, partendo da Meta fino ad arrivare a Sorrento, attraversando Sant'Agnello e Piano e restare incantati dai riti e dalle processioni religiose che si snodano nei suggestivi borghi per le vie dei paesi e che vedono come attori la gente del posto.
Sono ormai note le Processioni del Giovedì e del Venerdì Santo, ma le manifestazioni religiose e culturali si avvicendano per l'intera Settimana Santa, in un luogo dalle tonalità dolci e drammatiche, in cui si esalta il significato commovente della Pasqua.
Le donne del posto e gli artisti locali sono impegnati nella realizzazione di palme di confetti colorati a forma di mazzi fioriti, spighe, stelle e rami di ulivo decorati con piccoli caciocavallini di fiordilatte, fiocchetti, fiori e merletti per poi essere benedette nelle chiese la domenica delle Palme.
La Tradizione prosegue con la rappresentazione della Via Crucis del mercoledì santo, in un crescendo fino alle struggenti rappresentazioni della Passione di Cristo, con la processione del Giovedì Santo, giorno in cui si ricorda l'istituzione dell'Eucaristia durante l'Ultima Cena, alla processione del Venerdì Santo dove in ogni comune della Penisola Sorrentina centinaia di persone rinnovano una tradizione secolare, sfilando per le strade della costiera, incappucciati con i sai penitenziali, tra un silenzio irreale e la comune commozione.
Si giunge così al Sabato Santo. In Cattedrale i fedeli si raccolgono per la Veglia Solenne e la visita ai sepolcri, per apprezzare anche le opere degli artigiani, orefici e intarsiatori create per rappresentare gli avvenimenti della Passione. Domenica di Pasqua è annunciata dai rintocchi festosi delle campane.
Da sempre, mentre gli uomini organizzano e partecipano alle processioni, le donne della penisola, nonne, mamme, zie, nipoti si riuniscono per la produzione di alcuni piatti e dolci tipici di questo periodo, come la preparazione del “casatiello pasquale” ricco di formaggi e salumi da gustare nel giorno di Pasqua, per festeggiare la fine della Quaresima e la “pastiera”, uno spettacolare connubio di pasta frolla, crema, grano e ricotta.

E di certo non può mancare il “casatiello dolce”, soffice e ricco di profumi, fiori d’arancio, limone e cannella, detto il dolce della pazienza, la cui lievitazione può durare anche più giorni
e “l’Uovo di Pasqua”, che si può acquistare in piccole aziende ma realizzato anche in casa, per la gioia dei più piccini che possono partecipare alla decorazione e ad assaggiarlo in corso d’opera.

I colori della primavera, i profumi, il fascino e l’emozione dei luoghi, la gioia dei bambini e l’ospitalità e la gentilezza della gente del posto, rendono Sorrento e la Penisola Sorrentina ancora più singolari ed incantevoli a Pasqua.